Florence Richard et François Clemencecau
“Sono entrati in città il 23 marzo”, ricorda Suor Elvira Tutolo, che ammette di non sapere dove trovare il coraggio di tornare indietro con la mente a questi mesi di orrore. Ma lei ci tiene a raccontare questo incubo e a tenere vivo un lavoro di memoria tramite la registrazione su un computer degli eventi tristi, delle vittime e dei loro nomi: 56 persone ferite, un bambino di 21 mesi colpito da una pallottola nel petto, 22 morti "da proiettili e spade", otto donne e una ragazza di 13 anni violentate e infine tante case saccheggiate o bruciate.
Lei sa che questo elenco non è esaustivo, che alcuni cadaveri non sono stati ancora trovati.
"Gli ex-ribelli della Seleka sono colpevoli di violenze irrazionali e aggressioni gratuite.
Essi prendono i giovani con falsi pretesti e li uccidono senza alcun motivo, testimonia la suora.
Ho visto due di questi giovani torturati in pubblico. Sono morti. “
Cyncilia Gbai aveva 4 anni. Il 21 marzo è morta colpita da un proiettile vagante, durante gli scontri tra i giovani della città e gli elementi della ex-Seleka davanti ad un distributore di benzina.
"I giovani di Berbérati hanno voluto sollevarsi contro i ribelli ed esprimere la loro rabbia, ma sono stati violentemente repressi, aprendo il fuoco su di loro, "dice Elvira Tutolo.
Anche un giovane commerciante fermato ad un posto di blocco, durante un viaggio in moto, nei pressi della Chiesa dei frati, ha cercato di fuggire, di seminarli accelerando al massimo, ma poi è stato catturato. La mattina presto, il suo nome era nella lista: "Signor Nzabaile Olivier-Romeo, 18 anni, zona CA VA, ucciso il 9 ottobre 2013, alle10 circa, dagli elementi Seleka del generale Saat..
Suor Elvira Tutolo è italiana. Fa parte della Congregazione delle Suore della Carità e si dedica a bambini e giovani della città come parte della sua associazione, Kizito. Ha visto alcuni di questi bambini reclutati dagli ex-ribelli Seleka. Cinque di loro si sono uniti alle loro fila. È sconvolgente.Ci sono stati anche molti matrimoni forzati a Berbérati. Giovani donne musulmane sono state costrette a sposare ex ribelli, "dice Elvira Tutolo, che cerca anche di aiutare le donne vittime di stupro. "Ma non hanno il coraggio di parlare perchè si vergognano.”Berberati, 90.000 abitanti, è situata a soli 80 km dal confine camerunese. Questa è una regione economicamente dinamica attraverso la quale passano tutte le merci e dove si concentrano le miniere di diamante, ora controllate dagli ex ribelli Seleka."I ribelli sono molto potenti a Berbérati, è un pò la loro roccaforte da cui controllano tutti i punti strategici. Il loro unico scopo è il denaro" dice la suora.
Le milizie di autodifesa, l'anti-balaka (antimachettes), qui sono 'invisibili'. " Essi sono tutti nella boscaglia, non vediamo niente. È il Seleka che comanda. »Elvira Tutola ieri mattina era esausta e molto preoccupata. Da alcuni giorni, infatti, non ha nessuna notizia di tre giovani che, grazie al suo supporto, hanno lasciato Berbérati per intraprendere gli studi universitari a Bangui. "Non mi rispondono al telefono. Sono riuscita, tuttavia, ad avere uno di essi in linea, che mi ha detto di non chiamare, perchè il telefono che squilla potrebbe farli identificare. Era nascosto sotto il letto. Da allora, non ho più notizie. »
venerdì 7 febbraio 2014
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